Test Intolleranze Alimentari

Anche tra i cibi quotidiani, in apparenza graditi e innocui, si possono nascondere alimenti verso i quali il nostro corpo ha sviluppato reazioni avverse, anche dette impropriamente ‘intolleranze alimentari’. 

Si tratta di reazioni dose dipendenti (proporzionali alla quantità di alimento introdotto), i cui sintomi sono legati all’accumulo di sostanze non tollerate dall’organismo, che compaiono con un certo ritardo rispetto all’assunzione del cibo: per questo non è possibile collegare cause e effetti in modo semplice e univoco.

Cos’è e a cosa serve il test Intolleranze Alimentari?

Il Test Intolleranze Alimentari, denominato Food Intolerance Test, o semplicemente F.I.T., è un esame, effettuato mediante la metodica ELISA, che permette di individuare quali siano le proteine alimentari contro le quali lorganismo ha reazioni avverse. In Particolare viene quantificata la reazione diretta tra gli anticorpi di classe G (IgG) presenti nel sangue del paziente ed alcuni antigeni alimentari.

Il Test Intolleranze Alimentari è utile per conoscere gli alimenti che possono disturbare il nostro organismo. Come riportato anche da molti studi, leliminazione (per un periodo di 4-6 mesi) e leventuale reintroduzione graduale di questi alimenti nella dieta quotidiana può indurre un miglioramento della sintomatologia.

Chi lo dovrebbe fare?

Il Food Intolerance Test è rivolto in generale a chiunque desideri intraprendere uno stile alimentare più corretto, che tenga cioè conto degli alimenti non tollerati, oppure, prima di sottoporsi ad analisi o esami strumentali invasivi, se hai uno o più di uno di questi sintomi:
Sintomi generali: stanchezza, ritenzione idrica, borse oculari, sonnolenza postprandiale, alitosi, aumento della sudorazione;
Sistema nervoso: cefalea, ansia, depressione, irritabilità, scarsa memoria, difficoltà di concentrazione, vertigini;
Apparato respiratorio: difficoltà di respirazione, asma, tosse, rinite allergica, sinusite;
Apparato cardiocircolatorio: alterazioni della pressione arteriosa, palpitazioni, extrasistoli;
Apparato gastro-enterico: gonfiore, senso di nausea, dolori e crampi addominali, disturbi dellalvo (diarrea, stitichezza), aerofagia;
Apparato urogenitale: cistiti, infiammazioni urogenitali, sindrome premestruale;
Apparato muscolo-scheletrico: crampi, tremori muscolari, debolezza muscolare, dolori articolari, infiammazioni muscolo-tendinee;
Epidermide: prurito locale e generalizzato, acne, eczema, dermatiti.

Una volta fatto il test?

Nel caso il test avesse riscontrato intolleranze alimentari, occorre adottare un protocollo alimentare di recupero tolleranza in modo da eliminare gli alimenti dalla dieta, per poi reintrodurli gradualmente.

Nel caso invece non siano riscontrare intolleranze alimentari, il paziente potrà comunque consultare le indicazioni dei consigli per poter seguire una dieta equilibrata.