COS’E’ L’OSTEOPOROSI?

IL CICLO VITALE DELL’OSSO

Nei primi 20-25 anni di vita, ogni osso del nostro scheletro – grazie all’attività delle sue cellule – cresce in lunghezza, spessore e massa minerale fino ad assumere la forma e le dimensioni adulte.

Inoltre, durante tutta la vita l’osso si distrugge e si ricostruisce continuamente tramite un processo chiamato “rimodellamento osseo”, per eliminare le aree usurate e strutturalmente indebolite e sostituirle con osso nuovo, sano e robusto.

Nella fase di crescita, la formazione di nuovo osso prevale nettamente sulla distruzione di osso deteriorato, con un aumento progressivo della massa minerale ossea fino a raggiungere il livello massimo, detto “picco di massa ossea”, intorno ai 25-30 anni (questo “picco” è maggiore nei maschi che nelle femmine).

Nell’età adulta, in una persona sana, i due processi di formazione e distruzione sono in equilibrio.

Nella vecchiaia, la distruzione tende a prevalere sulla ricostruzione, con una lenta diminuzione della massa minerale ossea.

Quando la massa minerale ossea scende al disotto di un certo livello si parla di “osteoporosi”.

COS’E’ L’OSTEOPOROSI

L’osteoporosi è una malattia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa minerale ossea e da un deterioramento strutturale, con aumento della fragilità ossea e del rischio di fratture anche a seguito di traumi minimi (una semplice caduta, una flessione della schiena, il sollevamento di un peso).

Le fratture più frequenti sono quelle del polso, delle vertebre e del femore.

Si stima che l’osteoporosi colpisca nel mondo circa 200 milioni di persone, di cui 75 milioni in USA, Europa e Giappone. Solo in Europa e USA, si verificano ogni anno più di 2 milioni di fratture da osteoporosi.

In Italia, si stima che ogni anno si abbiano circa 100.000 fratture di polso e 70.000 di femore dovute a osteoporosi.

La malattia osteoporosi può essere classificata in due sottogruppi:

  • le osteoporosi “primitive”, ovvero le forme che non derivano da altre malattie. Tra queste, la forma più comune è l’osteoporosi post-menopausale o senile;
  • le osteoporosi “secondarie”, che rappresentano circa il 30% dei casi nel sesso femminile e il 60% dei casi nel sesso maschile, e che derivano da altre malattie o condizioni preesistenti.

QUALI SONO LE CAUSE DELL’OSTEOPOROSI?

L’insorgenza dell’osteoporosi è correlata a diversi fattori, primo fra tutti l’invecchiamento.

Altri importanti fattori che possono favorire l’osteoporosi sono:

  • familiarità
  • riduzione dei livelli di estrogeni nelle donne e di testosterone negli uomini (ormoni fondamentali del processo di mineralizzazione dell’osso)
  • diminuzione dell’attività fisica o immobilità
  • esposizione a radiazioni ionizzanti
  • assunzione di determinati farmaci (ad esempio alcuni chemioterapici, corticosteroidi e antiepilettici)
  • scarsa assunzione di calcio nella dieta
  • patologie (ad esempio la celiachia) che compromettono il metabolismo della vitamina D o di altri minerali necessari per la salute delle ossa
  • appartenenza a popolazione caucasica o asiatica
  • ipertiroidismo
  • abuso di alcol e fumo di sigaretta
  • anoressia nervosa ed estrema magrezza

QUALI SONO I SINTOMI DELL’OSTEOPOROSI?

L’osteoporosi ha una lenta insorgenza quindi i sintomi non sono spesso visibili e riconoscibili facilmente, tra questi si possono però elencare:

  • dolore osseo
  • deformità della colonna vertebrale
  • perdita di altezza
  • postura curva

COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI?

La  diagnosi di osteoporosi parte da un’accurata valutazione della storia clinica del paziente e valutazione dei fattori di rischio.

Per la diagnosi si ricorre a:

La MOC è un esame che “fotografa” la situazione dell’osso in un certo momento, e che può essere ripetuta nel tempo (in genere a intervalli di 18-24 mesi) per valutare i cambiamenti o la risposta alle terapie. E’ raccomandata nelle donne dopo la menopausa e, indipendentemente dall’età, nelle persone con particolari “fattori di rischio”. La MOC si esegue di solito a livello della colonna vertebrale lombare e/o del femore.

  • ESAMI DEL SANGUE E DELLE URINE:

possono essere prescritti per completare la valutazione del paziente e per seguire nel tempo la risposta alle eventuali terapie. Soprattutto in previsione di iniziare una terapia farmacologica, si possono integrare questi esami con la valutazione di “marker” specifici di riassorbimento osseo e di formazione ossea.

  • RADIOGRAFIA:

altri esami strumentali utili sono la radiografia tradizionale della colonna dorsale e lombare per valutare l’eventuale presenza di fratture vertebrali non ancora diagnosticate. 

L’OSTEOPOROSI SI PUÒ PREVENIRE?

L’osteoporosi è una malattia che si può e si deve prevenire, e questo obiettivo si può realizzare essenzialmente con l’informazione. Il rischio di insorgenza di questa patologia colpisce tutta la popolazione: la costruzione di un osso sano e forte inizia nell’età della crescita dove si può massimizzare il “picco di massa ossea”.

Le regole da seguire sono essenzialmente tre:

  • alimentazione ricca di calcio (latte e latticini!);
  • attività fisica regolare (giochi all’aperto, sport!);
  • esposizione alla luce solare per attivare la produzione di vitamina D nella pelle.

Ovviamente, queste regole valgono per tutti per tutta la vita, e continuano a valere in particolare per chi soffre di osteoporosi.

OSTEOPOROSI IN FARMACIA

In farmacia Lancini è possibile effettuare un esame di facile e rapida esecuzione (chiamato ultrasonometria calcaneare) che ha lo scopo di individuare i soggetti a “rischio di osteoporosi” che dovranno poi approfondire nel tempo la valutazione, rivolgendosi al proprio medico o allo specialista, se necessario.

Si utilizza un densitometro osseo ad ultrasuoni di tipo calcaneare. In pochi minuti, si conosce il proprio grado di densità ossea e il rischio rispetto all’età.