16 giugno: TEST DI PLETISMOGRAFIA
(prevenzione dell’insufficienza venosa cronica)
Cos’è l’insufficienza venosa cronica?
Nelle nostre vene sono presenti delle valvole che favoriscono il ritorno del sangue al cuore e impedendo, di contro, che vada verso il basso. L‘insufficienza venosa cronica (IVC) è un’alterazione della circolazione degli arti inferiori che riguarda in particolare queste valvole.
Questa alterazione causa pesantezza, gonfiore e, in casi particolari, anche ulcere in particolare nella zona della caviglia.
E’ un disturbo che colpisce circa 20.000.000 di persone per lo più di sesso femminile con un’età compresa fra i 40 e i 60 anni.
Fattori di rischio dell’IVC?
I fattori di rischio sono molteplici, legati sia alla genetica che agli stili di vita. In particolare:
- familiarità per la patologia
- cambiamenti ormonali (gravidanza o menopausa)
- precedenti episodi di trombosi delle vene profonde
- lavori che richiedono di stare in piedi a lungo o svolti in ambienti con temperature elevate
- attività sportive o professionali che richiedono sforzi che causano la contrazione dell’addome (es: sollevamento pesi)
-
obesità grave.
Come si svolge l’esame?
L’esame si svolge in due fasi:
- fase 1 test da sforzo (punta dei piedi test o test pompa muscolare): si eseguono dei movimenti per attivare la pompa muscolare della parte inferiore delle gambe e causare lo svuotamento delle vene
- fase 2: prevede l’applicazione dei sensori che attraverso la luce infrarossa forniscono informazioni relative al volume del sangue.
Questo test è in grado di fornire informazioni relative all’intero sistema venoso anche se eseguito in superfice, in quanto le vene della pelle sono strettamente collegate alle vene profonde delle gambe.